New talent

Intervista con la hat designer Federica Moretti

Federica Moretti, 28 anni da Modena, è una delle hat designer più affermate del panorama fashion che in soli sei anni di attività può vantare collaborazioni con i marchi più famosi della moda come Moschino, Roberto Cavalli, Enrico Coveri e tantissimi altri fino a raggiungere il top per chi crea cappelli e copricapo: Borsalino.
Raccontaci come sei diventata un punto di riferimento per chiunque voglia mettersi in testa le tue idee.
“Ho studiato all’Istituto d’arte a Modena e ho sempre avuto una grande passione per le arti visive. Sei anni fa, quando ero a New York a studiare fotografia e ho iniziato a creare cerchietti lavorati e cappelli per me per uscire la sera.


Una volta tornata a Milano, ho continuato la mia attività di aiuto fotografo. Frequentando quell’ambiente, ero costantemente stimolata e ho iniziato a dare vita alle mie idee sotto forma di cappello. Gli stylist hanno iniziato a chiedermi le creazioni per i servizi di moda che venivano pubblicati sulle riviste più famose e con il loro passaparola ho iniziato la mia attività. Sono stata molto fortunata perchè tramite amici comuni sono riuscita a fare un colloquio con Moschino e immediatamente ho fatto le creazioni per la loro sfilata e abbiamo iniziato a lavorare. Ricordo un aneddoto molto carino perchè quando mi chiamarono ero a Brera nel periodo di San Valentino e ovunque c’erano luci a forma di cuore che è anche l’icona che caraterizza questo marchio, alzai gli occhi vidi tutti questi cuori, risposi al telefono e pensai che il destino mi stava mandando un chiaro segnale. Come dicevo il passaparola tra stylist ha fatto sì che il mio nome circolasse negli ambienti giusti e che arrivasse soprattutto alle orecchie giuste”.


Tutto un crescendo. Il momento che non dimenticherai mai?
“La prima foto dei miei cappelli su Vogue Italia. Vogue è sempre stata la mia Bibbia, il mio punto di riferimento anche prima di inziare a fare questo mestiere, quando ogni mese lo aspettavo e me lo sfogliavo con religiosa devozione. Nel settembre 2007 ho visto realizzarsi il mio sogno e per poco non sono svenuta in edicola”.
Per chi crea copricapo arrivare a produrre per Borsalino deve essere il top.
“La cosa più bella che mi porto dentro della collaborazione con Borsalino è che mi hanno insegnato a lavorare nel senso stretto del termine. Le sfilate sono show dove in venti minuti puoi sbizzarrirti e non hai vincoli, dove l’estro e la creatività sono predominanti rispetto alla portabilità e alla fattibilità di un pezzo. Loro mi hanno insegnato questo: ok stupire il pubblico, ma bisogna dare importanza al metodo di produzione per potere restare sul mercato. Anche se a dire la verità faccio per loro cose sempre molto scenografiche”.


La collezione invernale che troviamo ora in negozio cosa prevede?
“E’ una linea che fa del dettaglio uno stile, composta da 8 cappelli in lapin e 4 cuffie in cachemire estremamente femminili dedicati a chi vive il cappello come parte importante di ogni suo look in tutte le giornate. I colori sono il cammello, il corallo, il blu navy e il grigio”.


La tua linea estiva invece?
“Grandi cappelli di paglia intrecciata con tesa larga arricciata mescolata a strutture classiche come la bombetta o la paglietta anni ’20 e poi cloche impermeabili e tanti cerchietti con fantasiose orecchie o nastri alla “Mamy” di Via col Vento”.
Cosa uscirà dal tuo cilindro per il futuro?
“Sicuramente un maggiore impegno nella mia collezione “FedericaMorettiHandMade” (il sito di Federica è www.federicamorettihandmade.com, ndr) la cura del mio primo negozio che ho aperto a Modena in giugno in via Selmi, 24 grazie all’aiuto dei miei genitori e che mi sta dando soddisfazioni inattese e aprirne un altro a Milano”.
“Ho una malattia: si chiama fantasia. E’ quasi un’eresia. E’ considerata pazzia” così si presenta il Cappellaio Matto in “Alice nel paese delle meraviglie” e possiamo senza dubbio affermare che della stessa sindrome è affetta anche Federica.

Fotografie Courtesy Gino Esposito

 

Sono una fashion victim dichiarata e amo il mio carnefice. Da 14 anni vivo lo spogliatoio delle squadre di calcio di Serie A e B. Scrivo per Vip Mese, Vip e Gossip per diletto e sono cresciuta professionalmente a F.A.D. la rubrica del TG24.

Write a comment