Ieri sera sono stata all’anteprima del film più chiacchierato del momento “50 sfumature di grigio” tratto dalla trilogia best seller di  E. L. James. Se volete un riassunto di 1.766  pagine in un post vi consiglio quello di Domitilla Ferrari, lo trovate qui.

Io, che notoriamente sono una che nel pop ci sguazza, mi ero letta con gusto i tre libroni  appena usciti. Non è Murakami, uno a notte e te li fai fuori . E un po’ dai,  mi è anche dispiaciuto che fosse  finita la saga, che Mr. Grey è un bel personaggio anche se dannatamente irrisolto e con notevoli patologie borderline. Ma ad uno che fa sesso da fantascienza, con tale dedizione e frequenza, qualche sculacciata gliela si può pure perdonare.

Lo so che in molti  storceranno il naso. Però una scrittrice che vende oltre cento milioni di copie qualcosa che tocca il profondo deve avercelo. In questo caso si chiama sottomissione e pare  sia la fantasia erotica più diffusa tra le donne. Si, anche tra le emancipate signore occidentali.

Comunque torniamo al film, che a me è piaciuto e ve lo consiglio, meglio con le amiche che con la vostra dolce metà che comunque non sarà mai all’altezza di ( è un film ragazze, solo un film, nessun uomo performa con l’intensità numerica di Mr. Grey).

Christian Grey non è come me lo ero immaginato, in quel ruolo ci avrei messo uno più sciupato, tipo Mattew McConeughy, anche se Jamie Dornan è un fico totale, come dimostrano tra l’altro le numerose scene in cui fanno capolino le sue natiche. Solo che lo avevo già visto in The Fall e ogni tanto il serial killer che interpretava nella fiction tornava ad imporsi sul personaggio del ricco e depravato miliardario . Applausi a scena aperta per aver retto comunque la parte senza cadere nel ridicolo :  voglio dire uno che esordisce con “I’ don’t make love, I fuck, I fuck hard”, deve minimo minimo mantenere le premesse e, nonostante la sala sghignazzasse, per me lui ha tenuto botta.

Complici anche i look azzeccatissimi, complerti sartoriali ovviamente grigi,  t-shirt sformate e  jeans strappamutande portato senza null’altro.

E Mr. Grey fa quello che tutte ci aspettavamo: sorride di sbieco, regala auto rosse, non si fa toccare e sculaccia parecchio. Anche Anastasia fa quello che ci aspettavamo: è vergine, ma è la vergine più sgamata della storia, che passa dal non so cosa sia il sesso a “legami, bendami e prendimi”  in 2 ore scarse, si morde il labbro, non firma il contratto da sottomessa che la legherebbe a doppia corda al bel tenebroso, e intanto che gestisce con molti patemi d’animo un apprentissage soft bondage, sfoggia delle ballerine orrende per quasi tutta la durata del film.

Parliamo dei look ( grazie Spylight!): salvo soltanto l’abito longuette con cerniera posteriore che Anastasia indossa quando si reca alla Grey Corporation per negoziare il contratto. Il resto è noia. Però Dakota Johnson è di un bello disarmante, anche se ha più o meno sempre la stessa espressione mesta, e sfoggia una invidiabilissima forma fisica.

Non spoilero il finale. Nel film c’è sesso, ma molto meno di quanto ce ne sia nel libro, c’è una storia d’amore, ci sono un sacco di belle cose che fanno bene all’immaginario :  la vasca, la casa, l’elicottero, una dieta personalizzata, per dire.

Non aspettatevi un manuale BDSM e, soprattutto,  pensateci bene prima di provare a rifarlo a casa, che la stanza rossa non è per tutti.

Nell’infografica che trovate qui sotto, per i più audaci, è uscita una linea di Sex Toys ispirata al film. Li trovate da Mysecretcase.com