Un oggetto non è sempre solo un oggetto, per quanto fashion e desiderabile. SodaStream ha presentato la sua prima bottiglia da passeggio prêt-à-porter: si chiama “My Only Bottle”e oltre ad assere ergonomica e molto cool, è ecofriendly. Pensate a quante volte quando siamo fuori casa ci fermiamo a comprare una bottiglietta d’acqua. E tutta quella plastica non fa bene al pianeta. Scegliere di ridurre il consumo di plastica passa anche attraverso gesti semplici come quello di portarsi dietro, sempre, una bottiglietta da riempire e ririempire a nostro piacimento.
Con My Only Bottle SodaStream ribadiscela propria lotta contro l’inquinamento da plastica monouso, eliminando le bottiglie usa e getta non solo a casa ma anche fuori. Perchè il problema è grave e far finta di niente non ci aiuterà a renderlo meno grave: ogni anno nel mondo vengono prodotti circa 300 milioni di tonnellate di plastica (250 mila solo in Italia) e si pensa che fino a 12 milioni di tonnellate finiscano in mare.
Nonostante la qualità dell’acqua di rubinetto in Italia sia la migliore in Europa, il nostro Paese ha il primato mondiale per il consumo dell’acqua in bottiglia di plastica: 224 litri annuali pro capite (fonte Censis 2018) con un consumo di circa 11 miliardi di bottiglie di plastica che vanno nei rifiuti. Immaginando di allineare tutte le bottiglie di plastica si formerebbe un serpentone lungo 4 milioni di km (pari a dieci volte la distanza tra la Terra e la Luna).

All’ evento di presentaizone abbiamo scoperto che molti sono i pregiudizi degli italiani sull’acqua del rubinetto, prontamente smentiti dalla dietcoach Samanta Biale. Come quello che l’acqua di rubinetto è ricca di calcare, dannoso per la salute. “Il calcare è composto da calcio e magnesio che, non solo non fanno male, ma anzi contrastano l’osteoporosi. Gli studi clinici hanno addirittura messo in luce che c’è una correlazione positiva tra la durezza dell’acqua e la minor incidenza di problemi cardiovascolari.” Un altro falso mito è che l’acqua del rubinetto non è “sicura”. “La prima condizione di un’acqua potabile è l’assoluta sicurezza per la salute, garantita già dalla falda. L’acquedotto e la rete vengono monitorati costantemente per verificare il rispetto scrupoloso dei parametri microbiologici, chimici e fisici stabiliti per legge.”
Allora da dove cominciare per fare davvero la differenza nella lotta alla plastica e per ridurre il proprio impatto ambientale? le regole base sono semplici, ma applicarle può fare la differenza.
1.Ridurre lo spreco d’acqua domestico, ricordandosi di chiudere il rubinetto. La più classica delle accortezze: chiudere sempre il rubinetto quando ci si fa la barba o ci si lava i denti.
2.Lavarsi sotto la doccia fa consumare cinque volte in meno della vasca da bagno e quindi almeno 1.200 litri d’acqua all’anno.
3.Diminuire la quantità dei rifiuti: l’80% delle bottiglie di plastica non viene mai riciclato(National Geographic). Una singola bottiglia dei gasatori Sodastream può essere utilizzata per circa 3 anni facendo risparmiare ad ogni famiglia fino a 1000 bottiglie e lattine ogni anno
4.Portare sempre con se una bottiglia riutilizzabile, a lezione di yoga, al parco, in ufficio.
[grazie Sodastream per la bella lezione di Yoga con Artemisia, lo yoga favorisce l’empatia e stimola una visione del benessere che include l’attenzione verso il nostro pianeta]E se siete curiosi di vedere quanto impattate sulla vita del pianeta potete farlo grazie al tool digitale che SodaStream Italia ha attivato in partnership con LifeGate Radio: permette di misurare il grado di emissione di CO2 sulla base delle proprie abitudini di bere acqua e bibite e promuovere così un atteggiamento più responsabile.
Post in collaborazione con SodaStream.