Fatti miei

10 cose da rottamare

Se vi chiedessero quali sono le cose da rottamare nella vostra vita, cosa rispondereste? A me lo ha chiesto Widiba in occasione del lancio della nuova campagna “rottama la routine”, che  dal 22 settembre darà la possibilità  di partecipare a un concorso che permette  di rottamare i post tutti uguali che ormai si vedono sui social: decine di post che parlano degli stessi argomenti e che diventano talmente ripetitivi da entrare a far parte della nostra routine.

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Ogni giorno del concorso (online dal 22 settembre al 7 ottobre) è possibile rottamare una routine provando a vincere un premio che totalmente opposto.

E questo mi ha offerto lo spunto per le mie 10 cose da rottamare, alcune più generali, altre che mi riguardano più da vicino.

 

1) “La strategia del mio giardinetto” ovvero quell’attitudine a chiudersi nel proprio regionalismo usando messaggi populisti perfetti per convincere che la guerra tra poveri sia l’unica strada percorribile. Sentire e leggere certe affermazioni di fronte alla tragedia epocale dei migranti è qualcosa che mi fa montare la carogna e non solo non voglio avere niente a che fare con i leghisti/razzisti/populisti, ma spero che nella vita si trovino nella situazione di dover chiedere aiuto e che il karma li ripaghi con la stessa moneta.

2) Quelli che ci credono. Penso a chi mi dice che di lavoro fa l’influencer e mi sembra un po’ quell’attitudine anni 80 del ” lei non sa chi sono io”. Dai, spiegamelo con un disegno.

3) Quelle del ” ma la femmina no?”, sostituibile con ” ma tu un figlio no?” o ” Ma il secondo quando lo fai?”. “Tic Tac, guarda che l’orologio scandisce il tempo”. Infatti, quello di farti i fatti tuoi.

4) Le Gattamorte. Nel mio mondo ideale le gattamorte non esistono, al pari delle fintamiche e delle arrampicatrici sociali. Pensate che serenità non avere una madonna addolorata che abbisogna di conforto maschile e braccia possenti per poi infliggere ferinamente zampate alla schiena quando meno te lo aspetti. Pensate che serenità nel non dover ogni volta preoccuparsi che qualcuno ti stia usando per arrivare ( poi chissà dove?).

5) Le isteriche della moda. Avete fatto il vostro tempo, gli anni 80 sono finiti da un pezzo e  comportarsi da pazze furiose per una sfilata o per qualsiasi altra ragione legata ad un comparto che ha bisogno di energie sane è da irresponsabili. E poi è terribilmente demodè.  Consigliata una dose di xanax prima di ogni catwalk.

6) Gli urbanisti integralisti – del cemento- Loro disboscano, cementificano, edificano, del tutto indifferenti all’integrazione necessaria con aree verdi sempre più ampie come avviene ormai nel resto d’Europa. Non me ne frega niente di avere un ponte in più o un grattacielo da fotografare nello skyline, voglio polmoni verdi dove far giocare i bambini, piste ciclabili dove “fai fuori il ciclista” non sia il gioco più praticato, trasporti urbani funzionanti e case costruite con tecnologie a basso impatto ambientale. Si può fare, perchè da noi no?

7) Non trovare il tempo per fare quello che mi piace. E’ spesso una scusa mentale , anche se in certi momenti diventa una questione di sopravvivenza. In questo momento in cui non mi sto allenando mi manca il mio pilates come l’aria che respiro.

8) Le taglie 38 nella moda. E ‘un discorso lungo, ma la faccio breve. Noi non siamo così, non ci piace vederci rappresentate come delle stampelle e poi quando andiamo in negozio a comprare i vestiti ci deprimiamo. Utilizzate dei modelli più sani, fa meglio a tutti e fa anche girare l’economia.

9) Quelli che al posto di chiederti come stai ti chiedono che lavoro fai. Succede soprattutto a Milano, ma certo calvinismo imperante ha decisamente stancato. Specie se a spiegarlo ci vuole una mezz’ora e la conversazione finisce con ” ah, quindi ti fai le foto ?”

10)  Il pantagonna, che te lo metti e sembri un carrarmato anche se non, il crop top, che o hai  l’addominale da urlo o copriti subito, le sneakers con la zeppa ( ma la volete smettere di produrle?), gli shorts in jeans che si infilano tra le chiappe, le unghie coi brillantini, specie se quadrate, il marsupio ad ogni latitudine.

 

Questo post è stato scritto in collaborazione con Widiba, la cui nuova campagna promozionale – denominata “Rottama il conto” – premia tutti i nuovi clienti che trasferiranno il proprio conto in Widiba utilizzando le nuove regole introdotte nel settore bancario. Con Widiba l’operazione potrà avvenire in maniera semplice e rapida con un processo tutto online sviluppato ad hoc e il cliente verrà premiato con un tasso del 2,50% sul vincolo a 12 mesi.

 

Italian fashion journalist. Blogger @fashionblabla. Founder of #fashioncamp.

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