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Women’s circle 2013: una serata speciale

Sono dell’idea che bisogna sposare una causa per volta e farlo al proprio meglio. Sostengo Oxfam e Women’s Circle perchè credo profondamente nel girl power e penso si possa davvero fare qualcosa per cambiare la situazione. E poi c’è una cosa viscerale, di pancia, che mi fa stare dalla parte delle donne.

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Ogni volta che sento i numeri dei femminicidi in Italia mi sale un brivido lungo la spina dorsale. Ogni volta che penso alle occasioni perse in questo paese, che glorifica la famiglia, ma non sta dalla parte delle donne, mi rammarico e mi chiedo cosa hanno fatto le ministre elette ( anche) dalle donne italiane  per cambiare una situazione che ci vede sempre nel fanalino di coda riguardo le politiche di differenze di genere.

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E ogni volta che vedo un uomo, meno qualificato di molte altre donne, che sta in posti di potere e guadagna mediamente quasi il doppio della donna a pari livello,  mi sale la carogna.

Oxfam però si occupa di situazioni ancora più borderline, in luoghi dove i diritti delle donne semplicemente non esistono.Leggi qui. Il charity dinner al quale ho partecipato al Palazzo del Ghiaccio potrebbe sembrare un controsenso: gente in abito da sera che si abboffa di cibo guardando filmati di persone che quel cibo non lo vedono neanche in un anno. “Ma serve questa cosa?”  mi sono chiesta. E la risposta è si, perchè quei posti a sedere avevano un costo, anche piuttosto alto, e tutto il ricavato verrà devoluto a sostegno di azioni umanitarie in aiuto delle donne.

Certo, da parte mia è solo un piccolo gesto, ma voglio davvero poter fare di più, qualcosa di concreto.

Laicamente credo nel potere della rete. In questo caso, rete di persone che si adoperano perchè qualcosa cambi.

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Un grazie speciale a Ermanno Scervino per avermi vestita in questa serata speciale

Italian fashion journalist. Blogger @fashionblabla. Founder of #fashioncamp.

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