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HOMI fashion report

La giornata passata ad Homi, la nuova fiera degli stili di vita, per l’esplorazione del settore jewels&fashion mi ha dato grandi soddisfazioni. Sarà che il ruolo di reporter me lo sento cucito addosso, sarà che c’erano molti brand interessanti, sarà che l’atmosfera all’HOMI era positiva, ma devo dire che chiacchierando con gli espositori quello che mi ha colpito per la prima volta dopo mesi è stato un generale ottimismo. Ottimismo confortato dai numeri a chiusura manifestazione: 94.000 visitatori di cui il 15% esteri.

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SUD

 

Ho visto molto e alcuni brand mi hanno colpito più di altri: mi sono piaciuti gli abiti impalpabili e lo stile easy chic di Sud, azienda livornese. Mi sono piaciute le borse made in Lecce di DAFDESIGN, il cui proprietario ha perso un po’ di tempo a raccontarmi la sua storia di ex ambulante con un’idea di stile in testa. La capacità di ideare modelli partendo dalla ricerca dei tessuti e la manifattura completamente italiana ne completano il DNA ” sono le mie sarte a Lecce che cuciono a mano pezzo per pezzo”. E non c’è che dire, il Made in Italy si vede. Un rapido passaggio nel mondo dei tessuti da Il Mondo dei Folletti. che ha un sacco di parei e foulard che vorrei acquistare in blocco, ma il tempo è tiranno e si scivola verso una new jewelery italiana. Mi fermo ad ammirare i bracciali rigidi di Stamerra: grintosi, rock, realizzati con pellami molto diversi tra loro. Io scelgo l’animalier ma è difficile dire cosa preferisca tra tanta bellezza.

Dal profano al sacro con gli anelli di TUUM, già un must per moltissime di noi. Sugli anelli di TUUM è incisa una preghiera, il padre nostro, in italiano e in latino. Mi piacciono particamente tutti, ma la mia predilizione va verso quelli con i brillanti incastonati.  Tra un salto nella zona experimenta dedicata ai new designer e un momento di show cooking mi restano da segnalare i gioielli di Filli Bijoux, originali e molto desiderabili , quelli glam rock di Bruna Villa e i grandi pezzi plexy da Airoldi, un nome che è storia nella bigiotteria, ma che ha saputo rinnovarsi con la seconda generazione.

Chiudiamo in bellezza con una puntata al padiglione 3, lifestyle, dove il patron di Baci Milano mi racconta una storia: si narra di una signora un tempo abbiente, che a causa della  recente austerity ha dovuto rimodellare il proprio stile di vita, dimenticare la cristalleria e le borse costose, ma si consola con un plexi delizioso, piatti staccabili racchiusi in libri leziosi, taglieri-birkin, tazzine infiocchettate, posate rosa e verde acqua. Lo trovo adorabile e decisamente attuale.

Morale: Homi è decisamente rinata dalle sue ceneri e credo che questo sia solo l’inizio di qualcosa che continuerà a crescere in numeri e qualità.

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Dafdesign

 

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Bruna Villa

 

 

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TUUM

 

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Stamerra

 

 

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Filli Bijoux

 

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Airoldi

 

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Il mondo dei folletti

 

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Area Experimenta

 

Baci Milano
Baci Milano
Show Cooking
Show Cooking

 

Italian fashion journalist. Blogger @fashionblabla. Founder of #fashioncamp.

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