Ho sempre penstato che il modo migliore per campare fosse surfare la vita. Non mi sono mai omologata, ero una bambina complicata e un’adolescente rabbiosa. Non ho ascoltato nessuno, nè quelli che mi davano buoni consigli, nè quelli che mi offrivano scorciatoie. Ho voluto con tutta me stessa rompere le regole per trovare il mio mantra della felicità. Sono partita e mai tornata, ho cambiato mille case, cento lavori e ho faticato per trovare il mio centro, ogni volta rompendo e ricostruendo.

Solo quando per paura o per troppa stanchezza mi sono limitata a seguire le strade indicate, quelle che ci si aspettava seguissi, tutto è andato storto.

Rompere le regole in un mondo in cui le regole che conoscevamo non esistono più significa  sposare il principio di sopravvivenza. Ci parlavano del PIL come unico metro di felicità, ci raccontavano che se fossimo stati bravi avremmo avuto le nostre soddisfazioni e allora via di studi, lauree, master, capo chino a cercare di venirne fuori. Ma magari la felicità non passa per lì. Magari non è la monogamia, la famiglia tradizionale, l’equazione dare e avere. Magari non sono gli orari canonici, magari non è quel lavoro sicuro che volevano i nostri genitori e manco il piano B dell’apro il chiringuito a Formentera prima e su una spiaggia del Vietnam poi. Magari c’è un piano C, D, E e tutti devono arrivare al giusto ritmo dei cambiamenti che caratterizzano le nostre vite. Basta poco, un pensiero, un libro, un movimento. Qualcuno che ti apre gli occhi e il cuore lo segue reiniziando a battere. Credo nel poter del cambiamento e anche in quello del rompere le regole perchè è qui che ho trovato il mio equilibrio. Che non sempre è la felicità, ma è la cosa che ci somiglia di più e mi veste alla perfezione, come il tubino nero, i jeans rovinati, le felpe grigie usurate, lo smalto rosso e la musica bossanova.

Le immagini che vedete si riferiscono  all’evento  #BreakUpandMove organizzato da Bayer, un breakfast rave  che ha “rotto gli schemi classici” di San Valentino e ha risvegliato Milano, in contemporanea con tante altre importanti città per celebrare la rottura. Che per le più giovani può essere anche una maturata consapevolezza rispetto alla propria sessualità. Perchè la scelta giusta è sempre una scelta consapevole. Per questo nel corner Salute, Bayer in collaborazione con SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia), ha messo a disposizione delle ospiti una ginecologa che ha  risposto  a domande e dubbi sui temi della sessualità e della contraccezione.

In tutte le immagini indosso un abito Naughty Dog e stivaletti Guess by Sarenza.