Beata ignoranza

FF – Fenomeno Ferragni

Anche una profana come me, che per lavoro deve accostarsi alla realtà sconosciuta della moda milanese, non può ignorare il mondo Ferragni e il suo seguito mediatico.

Con gli occhi di Laura Ingles, l’inviata dalla campagna, quella avvezza alle realtà elementari, il fenomeno Ferragni risulta qualcosa di simile al delirio schizzofrenico di un mondo che per decenni non ha lasciato entrare nessuno, invecchiando su se stesso nonostante i lifting, e poi – tutto d’un tratto – spalanca le porte alla prima che capita e ne fa un miraggio.

Analizzando il luogo in cui tutto è nato – il blog The Blonde Salad – è immediato intuire che Chiara Ferragni non è nient’altro che una delle tante Fashion Blogger del pianeta, senza nessuna dote particolare: qualche foto (scattata da terzi), qualche outfit, brevi commenti descrittivi. Niente altro, a parte un viso caruccio e un corpo snello.

 

Tanto che ti vien da pensare al meccanismo Grande Fratello: lo star system sceglie un Qualunque senza nessun talento evidente (e che magari risponda a caricature particolari: il coatto, la gatta morta, l’orfano, lo scugnizzo, il bauscia; nel nostro caso: la Barbie) e gli dà modo e maniera di salire sul palcoscenico.

Dato che l’unico merito del Qualunque è spesso quello di essere stato scelto, nelle masse anonime questo crea il visibilio: se ce l’ha fatta lui, posso farcela anch’io. E via di coscia agile verso il delirio.

Chiara Ferragni, dal canto suo, non sta facendo nient’altro che cavalcare l’onda: la cosa preoccupante sono quelli che la seguono. Facendo un salto sul suo blog e scorrendo i commenti, si può facilmente avere un variopinto assaggio di nevrosi:

  • L’invidioso Tarantola, spesso anonimo, che sprizza veleno in ogni parola, dandole apertamente della scroccona o della mantenuta.
  • L’invidioso Saccente, che consiglia, critica, dà opinioni non richieste (sperando probabilmente di essere notato e a sua volta SCELTO)
  • L’invidioso Riverente, che manifesta tutto il suo visibilio e la sua ammirazione con commenti che rasentano l’idolatria.
  • L’invidioso Morboso, che chiede insistentemente: “Chi ti ha accompagnato a quella festa? Di fianco a chi eri seduta al party?”. Guardone mancato e represso.

E quando la povera Ferragni si dimentica (volutamente o meno) di menzionare il brand dei propri abiti? Isteria collettiva, panico e sgomento.

A parte avere avuto la conferma che la gente non sta affatto bene, il primo pensiero pensato è stato che molti dei suoi followers dovrebbero andare da uno bravo.

Il secondo mi è venuto leggendo un tweet di Chiara:

“How sweet :) RT@Mawberry: I want to be like @ChiaraFerragni when I grow up.

E’ che la putrefazione del mondo si vede proprio dai sogni dei bambini.

È una delle figlie del Barone Rampante, quella nata il 28 Giugno 1974 sul ciliegio. Blogger, ha due libri e diverse collaborazioni all’attivo. Non sa nulla di moda.

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